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Arkia: informazione di servizio

Arkia – marchio di armoniche francese che sta diventando tra i più apprezzati tra gli armonicisti di tutto il mondo – ci comunica che ha dovuto sospendere la produzione delle Arkia Origin.

Questa è una situazione temporanea, tuttavia vi invitiamo ad orientarvi sulle meravigliose Arkia Signature, il top della gamma. Anche il modello signature è disponibile con due tipi di materiale per i comb e tre diverse accordature, il settaggio e la componentistica non conoscono eguali e siamo sereni nel suggerirvi questo modello.

Il comunicato di Arkia, tradotto, è il seguente:

Stiamo ricevendo un enorme numero di ordini sia per la ARKIA Origin che per la ARKIA Signature.
Nel caso della ARKIA Signature, il processo di produzione ci permette di raccogliere gli ordini e realizzare gli strumenti.
Per la ARKIA Origin, non è purtroppo il caso. Abbiamo dovuto prendere una decisione unica, davanti a tre opzioni:

  • abbassare la qualità di produzione
  • alzare i prezzi
  • fermare l’accettazione degli ordini momentaneamente

    Abbiamo scelto la terza opzione e ci scusiamo per gli inconvenienti che ciò può causare.
    La ARKIA Signature è più facile da produrre ed è possibile ancora ordinare (con consegna di almeno otto giorni).
    Nel frattempo stiamo lavorando ad una modifica del processo di produzione della ARKIA Origin, in modo da poter ricevere quantitativi di ordine più grandi nel futuro.
    Tutto questo è ovviamente molto incoraggiante per noi e vorremmo cogliere questa opportunità per ringraziarvi per la vostra fiducia ed entusiasmo!
    Il team ARKIA

Rimane inteso che siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione o domanda.

Nel frattempo vi rimandiamo alla video-recensione dell’ARKIA Signature:

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VHT Special 6 – Video Recensione

vht special 6

Vi sono mancate le video recensioni della bottega? Ecco qui un nuovo video dove, dopo numerose richieste, abbiamo provato per voi il VHT Special 6, un amplificatore per armonica che ha fatto parlare di sé in maniera piuttosto diffusa tra gli armonicisti di mezzo mondo.

Il motivo è presto detto: si tratta, infatti, di un amplificatore da pochi watt (sei!) che ha un volume incredibile e fa della semplicità il suo punto forte.

Due sole manopole: volume e tono. Due sole valvole: una pre 12AX7 e una finale 6V6.

E una versatilità molto interessante: due ingressi (alta e bassa impedenza), due opzioni per l’uscita (bassa e alta, quindi saturando a volume più basso o più alto) e un controllo volume che, se tirato verso l’alto, aumenta ulteriormente il volume di questo piccolo grande amplificatore.

Una nota aggiuntiva è che il VHT Special 6 è uno degli amplificatori più facili da customizzare che sia in commercio, anche se già come vi arriva a casa è pronto per essere suonato dal vivo immediatamente.

Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, è un amplificatore che mangia i microfoni: provato con uno Shure SM57 e con un prototipo di bullet che La Bottega Dell’Armonica sta realizzando (e che sarà disponibile nel 2024), l’amplificatore è riuscito a stupirci nella timbrica, nel volume e nella facilità d’uso.

Non ci credete? Date un occhiata al video:

Il VHT Special 6 arriva in due versioni, il combo e il combo ultra. Per vedere le differenze, basta cliccare su una delle due versioni qui sotto:

Ad un prezzo così basso non c’è alternativa sul mercato per un ampli valvolare che sappia regalare queste soddisfazioni.

Per informazioni, basta, come al solito CONTATTARCI

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Il nostro controllo sui Marchi

Made In Germany

I marchi pretendono il giusto rispetto. Noi siamo i primi a voler bene ai grandi marchi che ci hanno accompagnato da sempre nel mondo dell’armonica.

Tuttavia il nostro motto “da armonicisti per armonicisti” non è solo un motto. Dopo le perplessità sollevate sui marchi e sulla loro qualità e provenienza dei materiali usati sui loro strumenti prodotti, abbiamo voluto approfondire e capire quanto ci fosse di vero.

Non ci siamo addentrati troppo nel mondo delle armoniche e dei terzisti produttori di armoniche per capire da Oriente è possibile ordinare il clone di armoniche di diverso tipo incluse famose marche tedesche. Quindi, la domanda è come possano dei produttori terzisti o alcuni marchi cinesi fornire lo stesso identico strumento, con un nome leggermente differente? Forniscono la stessa qualità del marchio Made in Germany?

Attenzione: il marchio Made in Germany è effettivamente diverso, in termini di sensazione di robustezza e di qualità media finale, ma non così tanto da avere due strumenti su fasce di prezzo così diverse come tra quella dal fornitore terzista e dall’acquisto diretto in fabbrica “Germany”.

La perplessità sale anche quando si trovano accessori “made in Germany”, come le valigette, ad un prezzo che è un terzo circa di quello applicato al cliente finale: una valigetta è molto meno complessa da costruire di un’armonica.

Made in Germany: capire meglio la qualità degli strumenti

Per fugare ogni dubbio, allora, siamo andati a ricercare la tutela del marchio “made in Germany” e delle legge dedicate a questo, sicuri che su un marchio così forte ci siano regole fondamentali.

In realtà siamo rimasti ancor più basiti: la marchiatura “made in Germany” può essere usata a scelta del produttore e non impone vere e proprie regole. Diventa quindi difficile capire quanto del “made in Germany” sia prodotto davvero in Germania e quanto, invece, sia di provenienza estera (di solito Cinese) e marchiato così solo dall’azienda tedesca che poi rivende il lavorato. A differenza del “made in Italy” che diventa sinonimo di un certo tipo di regolamentazione di un certo tipo di qualità, il “made in Germany” sembra essere di manica molto più larga.

Quanto di un prodotto sia stato effettivamente fabbricato in Germania può quindi variare. Anche se singole parti o interi gruppi di un prodotto provengono dall’estero, possono essere etichettati come ‘Made in Germany’, a condizione che il ‘processo di fabbricazione decisivo’ che crea le proprietà particolarmente apprezzate del prodotto sia il risultato del lavoro tedesco svolto in Germania (quale questo sia, sembra essere opinabile). Le decisioni sull’illegalità di una designazione ‘Made in Germany’ vengono normalmente prese caso per caso, di solito quando i consumatori presentano reclami. Quando si tratta di decidere se la designazione sia ‘fuorviante’ o ‘non fuorviante’, generalmente dipende dalla percezione dell’acquirente e dalla conoscenza esistente che si può presumere. Ad esempio, i consumatori dovrebbero essere consapevoli del fatto che, a causa della crescente globalizzazione, molte aziende stanno esternalizzando alcune fasi della produzione all’estero.

Fiducia del cliente.

In pratica il “Made in Germany” è sulla fiducia e aziende come Seydel, ad esempio, mantengono i valori di questo marchio: tutta la produzione avviene in Germania con materiale tedesco su tutta la linea di armoniche, dalle entry-level alle top-gamma: questo garantisce una qualità di produzione eccellente e con un ottimo rapporto qualità prezzo e manutenzione/customizzazione. Inoltre vanno lodati quelli della Seydel che forniscono tutti i ricambi per le loro armoniche.

E non c’è nemmeno niente di male nel prodotto che arriva dall’Asia. Siamo noi per primi quelli che credono in marchi giapponesi come Tombo/Lee Oskar, Suzuki e nei sudcoreani Dabell. Oltre a capire come fornirvi magari Easttop e Kong Sheng, marchi ormai sulla bocca di tutti e tutti made in China. Quello che però deve essere sempre mantenuta e mai tradita è, secondo noi, la fiducia data dalla lealtà e trasparenza verso i fruitori dello strumento-armonica: noi armonicisti.

È vero che un’armonica la si giudica dalla qualità, si giudica dal prezzo e dalla sua durata. È anche vero che tutti coloro che acquistano hanno diritto di sapere a chi, effettivamente, vanno i soldi. Inoltre è importante sapere quali siano le condizioni alle quali questi materiali e prodotti vengono forniti. Sono strumenti che vanno in bocca e l’igiene è fondamentale, inoltre i fattori economici e di condizioni lavorative, ed umane non sono da dimenticare . Secondo il nostro piccolo approccio etico alla vita sono aspetti da non sottovalutare.

E di fronte a tutto ciò dobbiamo fare delle scelte, a volte, purtroppo, anche scomode di fronte all’evidenza.

CI vediamo in Bottega.

Per approfondimenti:

https://www.deutschland.de/en/topic/business/made-in-germany-where-it-comes-from-and-what-it-means#:~:text=What%20are%20the,come%20from%20Germany

https://www.uvex-safety.com/blog/made-in-germany-what-does-the-designation-of-origin-represent/

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Pasqua Seydel: ordina ora, ricevi a Pasqua. Spedizione GRATIS!

Una promozione pensata per farti provare armoniche di qualità superiore senza spendere un euro in più.

Questa è la Promozione Pasqua Seydel: SPEDIZIONE GRATIS su tutta la serie 1847 fino al 31 Marzo 2023.

Vogliamo farti conoscere il marchio più antico di armoniche al mondo: Seydel!

Il marchio tedesco si è subito distinto con le sue armoniche dalle ance in acciaio inox, dalla qualità unica per armoniche prodotte in serie e per la possibilità di una personalizzazione praticamente totale, oltre al fatto di essere stati i primi a rendere disponibili agli armonicisti delle armoniche accordate oltre il Low F e il High G insieme ad una selezione di accordature che hanno insegnato agli altri come si fa.

Noi a La Bottega Dell’Armonica vogliamo che tu, collega armonicista, possa provare quanti più marchi e modelli possibili per trovare l’armonica che fa per te e appena vediamo l’occasione cerchiamo di realizzare promozioni che siano succulente e ti possano avvicinare al mondo dell’armonica in modo più completo possibile.

Tutti coloro che ordinano da oggi – 21 Marzo 2023 – ed entro il 31 Marzo 2023 ricevereranno le armoniche Seydel serie 1847 (Classic, Silver, Noble, Lightning, Noble Low Edition, Classic Low Edition) in spedizione gratuita!!!

Hai pochi giorni per approfittare di questa offerta che vale fino ad esaurimento scorte di magazzino!

La promozione vale dal 21.03.23 al 31.03.23.

Le spedizioni degli ordini avverranno dal 1 al 5 Aprile insieme ad un omaggio. L’omaggio dipende dalla disponibilità e sarà abbinato alle spedizioni fino ad esaurimento scorte.

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2023: una nuova partnership con DHL

DHL

Siamo felici di annunciare una nuova partnership con DHL che inizia ufficialmente con il 2023.

Ci teniamo a farti avere i tuoi strumenti in tempo, a fare in modo che tu possa tenere sotto controllo le tue spedizioni e che non ci siano sorprese in termini di date di consegna. Per questo, dopo mesi e mesi di attenti test, abbiamo selezionato il migliore: DHL.

Con DHL siamo sicuri di poter soddisfare ogni ordine, ogni logistica e ogni richiesta in tempo, con precisione e con assoluta efficacia.

Questo perché la nostra partnership ci permette di avere con te, nostro collega e cliente, una comunicazione efficace via email su ciò che sta succedendo ai tuoi acquisti!

Ricevi una mail quando il pacco viene ritirato e spedito: questo significa sapere quando arriverà.

Ricevi un promemoria quando il pacco sta per arrivare: questo significa organizzarsi per riceverlo in maniera comoda e senza soprese.

La spedizione viene trattata con rispetto e la data di consegna è precisa.

Oltre a tutto ciò, accedendo alla tua area cliente puoi monitorare il tracciamento del tuo ordine cliccandoci direttamente sopra. Non dovrai visitare altri siti inserendo codici di spedizione o altro: basta un click.

Insomma, un bell’inizio del 2023 grazie alla partnership “La Bottega Dell’Armonica e DHL”, no?

Ci vediamo in bottega.

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La Catena Del Suono: Effetti

Non basta usare gli effetti: per ottenere i risultati ottimali dobbiamo saper costruire una corretta catena del suono.

La catena del suono o catena degli effetti è la successione che guida la costruzione corretta del suono finale dell’armonica amplificata, in pratica è la corretta successione del posizionamento dei pedalini. Questa regola generale ci permette, quindi, di posizionare la successione degli effetti che usiamo per ottenere il miglior risultato finale.

In questo articolo, estratto dal “Manuale Di Armonica Diatonica” di Riccardo Grosso, vediamo proprio questo. Pronti?

Iniziamo!

Costruire La Catena Del Suono

Sapere in quale ordine inserire i vari elementi nell’amplificazione dell’armonica è importante. Per farlo in maniera adeguata dobbiamo capire le funzioni dei vari effetti che possiamo collegare all’armonica.

Come in ogni altro lato della musica, non c’è una regola fissa, ma abbiamo una linea generale che viene seguita per creare un sound usabile.

Effetti
La Catena Del Suono

NON è necessario collegare tutti gli effetti indicati, quello che notiamo qui sopra è l’ordine ideale di posizionamento degli effetti.

Dal Pre-Amp posso saltare direttamente al Distorsore, oppure collegare il microfono a questo direttamente, ma è importante è non partire con il Delay, ad esempio. Questo perché delay o riverbero sono effetti che creano l’ambiente in cui viene inserito il nostro suono: è pertanto saggio prima formare il timbro che vogliamo ottenere e poi metterlo in uno spazio. Il distorsore andrebbe a distorcere anche il suono creato dagli effetti di ambiente delay creando risultati difficilmente utilizzabili.

La regola, anche qui, è sperimentare e trovare una soluzione che porti al risultato che abbiamo in testa.

Il suono giusto, quello che cerchiamo, sicuramente è stato ispirato da qualcuno che abbiamo ascoltato, ma abbiamo in testa un’idea di ciò che vogliamo raggiungere?

Per evitare di spendere fortune in pedali e farsi suonare da questi (oltre che farsi, spesso, affascinare dal “sentito dire” e dalle “nomee”), suggerisco di usare un effetto alla volta, magari di fascia economica per iniziare. Se sappiamo cosa fa un certo effetto e ci piace il risultato, allora possiamo pensare a qualcosa di più costoso e specifico, ma acquistare questo o quel pezzo di equipaggiamento perché ce l’ha questo o quell’armonicista è qualcosa di poco saggio, sia per il risultato musicale che cerchiamo, sia per le nostre tasche.

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Come scegliere il Microfono per Armonica

microfono

Il mondo dell’armonica amplificata è immenso e pieno di variabili, ma la costante è la presenza del microfono.

In giro ci sono tante teorie diverse quante le fonti dalle quali arrivano. Oggi vogliamo fare chiarezza e aiutare chi vuole acquistare un microfono per armonica ad orientarsi.

La prima cosa da sapere è che esistono due categorie di microfoni usati con l’armonica: a stelo (detti volgarmente in italiano i “gelati” per la loro forma) e i bullet (detti anche a “fanale” perché la forma ricorda proprio un faro di biciletta o di una moto).

Shure SM 58 – microfono a stelo
Shure 520 DX – microfono bullet

Microfono A Stelo

Il microfono a stelo è il più diffuso nel mondo della musica: si usa per cantarci dentro, per suonarci l’armonica davanti quando vogliamo catturare il suono acustico dell’armonica (quindi senza saturazione/distorsione) e tutti gli effetti dati dalla variazione del cupping o per microfonare gli strumenti e gli amplificatori.

Tuttavia molti armonicisti (pensiamo a Paul Butterfield, Carlos Del Junco, Jason Ricci, James Cotton per citarne alcuni) usano dei microfoni a stelo, impugnandoli, collegati ad un amplificatore valvolare.

Il risultato è un suono definito, saturo, pieno e carico di sustain.

Cosa hanno fatto? Hanno scelto microfoni con la possibilità di cambiare l’impedenza da bassa a alta. Parleremo dell’impedenza tra un attimo.

Le marche più diffuse per questi microfoni sono Shure, Electrovoice che permettono, con alcuni modelli, di cambiare l’impedenza.

Paul Butterfield e il suo mitico Shure PE 54 – una delle versioni del più diffuso 545.

Microfono Bullet

Il microfono bullet, invece, è rappresenta la storia dell’armonica amplificata. Questo per alcune fortunate coincidenze:

  1. Erano microfoni economici, forse i più economici, disponibili all’epoca dell’armonica amplificata (circa gli anni 40 del ‘900). Il loro prezzo era di 16,50 dollari, contro il 67,50 di un modello come uno Shure 55 Unidyne
  2. Erano, inizialmente, ad alta impedenza.
  3. Il loro taglio frequenze era perfetto per l’armonica: dopo i 5000Hz (dove l’armonica ha quegli acuti importanti) iniziava una discesa della risposta e quindi riuscivano a catturare la parte di medio-bassi che, se enfatizzati, donano calore e pienezza all’armonica.
  4. La scocca del bullet è perfetta da impugnare e l’armonica può essere appoggiata senza problemi sulla griglia
  5. Con un cavo si entrava direttamente negli amplificatori che esistevano (ad ingresso jack) fin dagli anni 40
  6. La combinazione tra l’armonica vicina all’elemento interno del microfono riusciva a creare un segnale di uscita che sovraccaricava gli amplificatori arrivando al timbro saturo che tutti conosciamo. Non si sa se il risultato fosse voluto o sia stato associato all’armonica amplificata per puro caso.


Queste fortunate cause hanno comunque scritto la storia del suono amplificato dell’armonica.

Rod Piazza e il suo microfono Bullet

I bullet più diffusi sono di marca Shure (con tutta la serie e i modelli che partono dal 1949 e arrivano ad oggi) e gli Astatic (con tutti i diversi modelli, tra i più famosi citiamo il T3 e il JT30).

Ci sono poi diversi tipi di elemento che vengono montati nei bullet: CM (Controlled Magnetic), CR (Controlled Reluctance), Ceramici e Cristallo. Questo articolo non approfondirà i principi di funzionamento di questi elementi, ma basti sapere che gli ultimi due sono fragili, non resistono nel tempo e hanno un suono più nasale, mentre i primi due sono quelli più duraturi e più diffusi nei bullet vintage.

Impedenza. Come Funziona?

Nonostante il timbro di un microfono non sia dato dall’impedenza, ma dalla sua risposta in frequenza, l’impedenza gioca un ruolo fondamentale.

Un amplificatore si aspetta di ricevere un segnale ad alta impedenza, come quello che arriva da una chitarra o da un basso. Connettere ad un amplificatore un microfono a bassa impedenza non è assolutamente sbagliato, ma non otterremo mai risultati soddisfacenti da un punto di vista di timbro.

Questo perché creiamo una discordanza tra impedenze.

In linea generale, quindi, dobbiamo collegare un microfono ad alta impedenza ad un amplificatore e un microfono a bassa impedenza ad un mixer.

L’impedenza è una resistenza al passaggio di corrente alternata. Si misura in Ohm. Se un microfono ha un’impedenza maggiore di 1000 Ohm (o 1K Ohm) significa che è ad alta impedenza. Quando è minore o uguale a 100 Ohm si dice che il microfono è a bassa impedenza, mentre con un valore tra 100 e 1000 Ohm è a media impedenza.

Essendo l’inglese lo standard mondiale per queste diciture troviamo alta, media e alta impedenza indicate rispettivamente con Low-Z, Medium-Z e Hi-Z.

Normalmente quindi vogliamo trovare un microfono ad alta impedenza sia esso un Bullet o un microfono a Stelo.

Nel caso in cui avessimo un microfono a bassa impedenza e volessimo connetterlo ad un amplificatore possiamo farlo con un trasformatore di impedenza: un connettore da applicare alla fine del cavo del microfono che va poi inserito nell’ingresso del amplificatore.

Quindi, alla fine, cosa scegliere?

Qui a La Bottega Dell’Armonica non pensiamo che un armonicista debba scegliere il microfono perché il proprio eroe ne usa uno. Anche se è una strada percorribile e si deve sempre ascoltare, imparare e trarre esempio da chi ne sa più di noi, non significa andare alla cieca.

Suggeriamo di informarsi sempre del perché delle cose.

Il bullet che può usare Kim Wilson (o uno di quelli che usa) non è sicuramente quello che troviamo su Ebay, per quanto possa essere lo stesso modello e dello stesso anno. Tuttavia potrebbe essere un buon punto di partenza se rispetta le caratteristiche che abbiamo elencato qui sopra.

Se stiamo iniziando a suonare l’armonica o se stiamo iniziando ad amplificarci, allora un ampli piccolino e un microfono che abbia determinate caratteristiche (come un Harp Blaster) possono fare al caso nostro, se cerchiamo un suono saturo, con quella distorsione tipica del Blues o “bluesy”.

Se invece cerchiamo definizione, un suono pulito, meno “aggressivo” e con meno propensione al feedback (effetto larsen), quel fastidioso fischio che si innesca quando si collega un mic ad un ampli, allora un microfono a stelo fa al caso nostro.

Inoltre bisogna renderci conto che i vecchi bullet sono piuttosto tozzi e, se abbiamo le mani piccole, impugnarli può risultare difficile. Anche in questo caso optare per un buon microfono a stelo, magari a doppia impedenza o collegato ad un convertitore di impedenza può essere la soluzione migliore.

Se hai dubbi sulla scelta del microfono, puoi sempre contattarci. Saremo felici di esserti di aiuto.

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Dabell NOBLE – Video Recensione

dabell noble

La Dabell Noble è uno strumento che si pone nel mondo delle armoniche con ance in fosforo bronzo in maniera importante.

Il paragone diretto è quello con la Suzuki Manji e sarebbe sciocco non vedere il collegamento diretto. Le differenze sono davvero minime se non estetiche sulle cover e nel materiale del comb: la Dabell Noble monta infatti un comb in acero.

La Dabell ci consegna la Noble come modello di punta e, con un costo decisamente inferiore alla concorrenza, ci troviamo tra le mani un modello di armonica diatonica reattivo, intonato e fluido.

Guardando la tradizione con l’inserimento della componentistica in legno (un comb in acero che strizza l’occhio alle armoniche di qualità superiore Seydel, come la 1847 Classic) e le cover in acciaio inox, mentre è in grado di stare al passo con il futuro grazie alle ance in fosforo bronzo.

La cura del dettaglio riservato a queste Dabell Noble è impressionate. L’armonica è reattiva su tutte e tre le ottave, i bending richiedono il minimo sforzo, l’intonazione delle note è precisissima e il timbro è pieno. Le cover aperte aiutano a proiettare il suono in avanti. Un vantaggio sia per chi suona in acustico che in elettrico.

Sentiamo Riccardo Grosso testare la Dabell Noble in questo video:

Insomma la Noble è un’armonica di tutto rispetto che, grazie anche all’innovativo Dabell Harmonica Service, riesce ad abbracciare l’armonicista e a soddisfare le esigenze del neofita, di chi già suona ma vuole qualcosa di diverso senza stravolgere l’imboccatura e all’esperto che vuole provare qualcosa di differente e soddisfacente.

Per scoprire in quali tonalità sia disponibile questa armonica, ti basta cliccare qui sotto.

Invece se sei alla ricerca di reedplate nuovi, clicca qui sotto.

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Dabell CONTENDER – Video

La Dabell Contender è la nuova diatonica a 10 fori della casa sud coreana Dabell.

Con ance in fosforo bronzo, comb in ABS e cover in acciaio, presenta una forma molto ergonomica e un animo che racchiude il meglio delle due sorelle, sempre a marchio Dabell, la Noble e la Story.

Brillante e definita, calda e rotonda è un’armonica adatta a tutti: sia che l’utente sia un neofita sia che questi sia esperto, la Dabell Contender è in grado di sopportare la forza di chi inizia e soddisfare le esigenze di coloro che vogliono qualcosa di diverso dalla propria armonica.

Suonabilità incredibile, reattività che non teme confronti, un timbro gustoso che regala soddisfazioni. Quando di parla di Contender queste sono le caratteristiche che saltano all’orecchio immediatamente.

Come sempre, Riccardo Grosso l’ha testata e ce ne parla in questo video.

Insomma, finalmente le Dabell sono a disposizione nel nostro catalogo e, insieme alla Contender e alle sue sorelle, ci sono i reedplate di ricambio e il nuovo servizio di assistenza Dabell Harmonica Service. Dabell ci mostra, grazie a questa collaborazione, di saper essere un passo avanti.

Il Dabell Harmonica Service è un servizio esclusivo di assistenza tecnica in Europa per il marchio Dabell: vai sulla pagina per saperne di più. Trovi il link nel menù in alto.

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Manuale Di Armonica Diatonica!

Manuale Di Armonica Diatonica

Il “Manuale Di Armonica Diatonica – per armonicisti da Zero a Musica” scritto da Riccardo Grosso è uscito ieri.

Per non lasciarvi senza materiale didattico e per darvi un servizio completo e tempestivo, lo abbiamo inserito in catalogo. In promozione fino a fine Agosto.

Il “Manuale Di Armonica Diatonica” è un’opera importante:

  • 510 pagine
  • 494 esercizi
  • 31 capitoli indipendenti
  • backing track per esercitarsi

Il lavoro che Grosso ha fatto racchiude più di 20 anni passati sull’armonica come insegnante, come musicista internazionale e come tecnico dello strumento. Nel manuale sono inserite tutte le nozioni necessarie per partire da zero e diventare musicista.

Si parla di storia dell’armonica, di tecniche di base, tecniche intermedie e avanzate. Troviamo una sezione dedicata alla teoria musicale per armonicisti che spiega accordi, progressioni armoniche, improvvisazione, strutture Blues.

Il Blues, qui, è usato come base per impostare i ragionamenti di teoria musicale che possono poi essere applicati ad ogni genere: folk, rock, pop, jazz, hip hop, techno…

Si parla di armonicisti, brani da ascoltare, manutenzione e customizzazione.

Una sezione è dedicata agli overbending (overblow) e ci sono, diffusi per tutto il manuale, suggerimenti e considerazioni pratiche pensate per l’armonicista che vuoi essere. Oltre a tutto questo si iniziano a capire amplificatori, microfoni, effetti…

Scaricabile con tre file: un PDF è il manuale vero e proprio, un file RAR contiene tutti gli esercizi audio e le backing track divise per capitoli e un ulteriore PDF invece contiene le tablature vuote per le tue trascrizioni.

Quello che si trova in quest’opera non è il solito “metodo” che “inizia” all’armonica, ma un vero e proprio manuale che saprà guidare nella comprensione e nell’apprendimento del come fare e perché farlo!

Clicca sull’immagine per andare alla scheda del manuale.

Se vuoi saperne di più, Grosso ha pubblicato un articolo di approfondimento sul suo manuale che trovi qui.