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Il nostro controllo sui Marchi

Made In Germany

I marchi pretendono il giusto rispetto. Noi siamo i primi a voler bene ai grandi marchi che ci hanno accompagnato da sempre nel mondo dell’armonica.

Tuttavia il nostro motto “da armonicisti per armonicisti” non è solo un motto. Dopo le perplessità sollevate sui marchi e sulla loro qualità e provenienza dei materiali usati sui loro strumenti prodotti, abbiamo voluto approfondire e capire quanto ci fosse di vero.

Non ci siamo addentrati troppo nel mondo delle armoniche e dei terzisti produttori di armoniche per capire da Oriente è possibile ordinare il clone di armoniche di diverso tipo incluse famose marche tedesche. Quindi, la domanda è come possano dei produttori terzisti o alcuni marchi cinesi fornire lo stesso identico strumento, con un nome leggermente differente? Forniscono la stessa qualità del marchio Made in Germany?

Attenzione: il marchio Made in Germany è effettivamente diverso, in termini di sensazione di robustezza e di qualità media finale, ma non così tanto da avere due strumenti su fasce di prezzo così diverse come tra quella dal fornitore terzista e dall’acquisto diretto in fabbrica “Germany”.

La perplessità sale anche quando si trovano accessori “made in Germany”, come le valigette, ad un prezzo che è un terzo circa di quello applicato al cliente finale: una valigetta è molto meno complessa da costruire di un’armonica.

Made in Germany: capire meglio la qualità degli strumenti

Per fugare ogni dubbio, allora, siamo andati a ricercare la tutela del marchio “made in Germany” e delle legge dedicate a questo, sicuri che su un marchio così forte ci siano regole fondamentali.

In realtà siamo rimasti ancor più basiti: la marchiatura “made in Germany” può essere usata a scelta del produttore e non impone vere e proprie regole. Diventa quindi difficile capire quanto del “made in Germany” sia prodotto davvero in Germania e quanto, invece, sia di provenienza estera (di solito Cinese) e marchiato così solo dall’azienda tedesca che poi rivende il lavorato. A differenza del “made in Italy” che diventa sinonimo di un certo tipo di regolamentazione di un certo tipo di qualità, il “made in Germany” sembra essere di manica molto più larga.

Quanto di un prodotto sia stato effettivamente fabbricato in Germania può quindi variare. Anche se singole parti o interi gruppi di un prodotto provengono dall’estero, possono essere etichettati come ‘Made in Germany’, a condizione che il ‘processo di fabbricazione decisivo’ che crea le proprietà particolarmente apprezzate del prodotto sia il risultato del lavoro tedesco svolto in Germania (quale questo sia, sembra essere opinabile). Le decisioni sull’illegalità di una designazione ‘Made in Germany’ vengono normalmente prese caso per caso, di solito quando i consumatori presentano reclami. Quando si tratta di decidere se la designazione sia ‘fuorviante’ o ‘non fuorviante’, generalmente dipende dalla percezione dell’acquirente e dalla conoscenza esistente che si può presumere. Ad esempio, i consumatori dovrebbero essere consapevoli del fatto che, a causa della crescente globalizzazione, molte aziende stanno esternalizzando alcune fasi della produzione all’estero.

Fiducia del cliente.

In pratica il “Made in Germany” è sulla fiducia e aziende come Seydel, ad esempio, mantengono i valori di questo marchio: tutta la produzione avviene in Germania con materiale tedesco su tutta la linea di armoniche, dalle entry-level alle top-gamma: questo garantisce una qualità di produzione eccellente e con un ottimo rapporto qualità prezzo e manutenzione/customizzazione. Inoltre vanno lodati quelli della Seydel che forniscono tutti i ricambi per le loro armoniche.

E non c’è nemmeno niente di male nel prodotto che arriva dall’Asia. Siamo noi per primi quelli che credono in marchi giapponesi come Tombo/Lee Oskar, Suzuki e nei sudcoreani Dabell. Oltre a capire come fornirvi magari Easttop e Kong Sheng, marchi ormai sulla bocca di tutti e tutti made in China. Quello che però deve essere sempre mantenuta e mai tradita è, secondo noi, la fiducia data dalla lealtà e trasparenza verso i fruitori dello strumento-armonica: noi armonicisti.

È vero che un’armonica la si giudica dalla qualità, si giudica dal prezzo e dalla sua durata. È anche vero che tutti coloro che acquistano hanno diritto di sapere a chi, effettivamente, vanno i soldi. Inoltre è importante sapere quali siano le condizioni alle quali questi materiali e prodotti vengono forniti. Sono strumenti che vanno in bocca e l’igiene è fondamentale, inoltre i fattori economici e di condizioni lavorative, ed umane non sono da dimenticare . Secondo il nostro piccolo approccio etico alla vita sono aspetti da non sottovalutare.

E di fronte a tutto ciò dobbiamo fare delle scelte, a volte, purtroppo, anche scomode di fronte all’evidenza.

CI vediamo in Bottega.

Per approfondimenti:

https://www.deutschland.de/en/topic/business/made-in-germany-where-it-comes-from-and-what-it-means#:~:text=What%20are%20the,come%20from%20Germany

https://www.uvex-safety.com/blog/made-in-germany-what-does-the-designation-of-origin-represent/

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Tombo FOLK BLUES – Video Recensione

Tombo è il marchio conosciuto in Italia per la produzione della più famosa Lee Oskar. Di provenienza giapponese, Tombo si è fatta conoscere per la precisione nella costruzione delle sue armoniche e per aver offerto qualità e innovazione sin da un’epoca in cui le armoniche erano costruite in modo piuttosto discutibile.

Oltre a dar vita alle Lee Oskar, Tombo ha anche una linea di diatoniche a proprio nome, distribuite dalla GEWA Music. Armoniche che condividono la qualità dei materiali con Lee Oskar, ma che cercano di posizionarsi nelle diatoniche di ispirazione più tradizionale.

Sicuramente una di queste è la Tombo Folk Blues, una diatonica a 10 fori con comb in acero giapponese laccato, ance in ottone e cover con delle incisioni che ricordano le armoniche della prima metà del 1900 nell’estetica.

L’armonica che Tombo ci propone è sicuramente dotata di suonabilità, di una timbrica interessante e di una forma sottile e slanciata che non va a sacrificare il suono e che saprà farsi apprezzare specialmente da chi ha mani piccine.

Ideale per neofiti e per professionisti che vogliono un solido backup, Riccardo Grosso ha recensito la Folk Blues in questo video-

Mescolando tradizione del comb in legno e di una forma che ricorda le vecchie armoniche con la modernità del concept giapponese, la Tombo riesce quindi a darci uno strumento dall’animo sicuramente interessante, adatto a tutti gli armonicisti, di ogni livello e di ogni tasca.

La suonabilità non delude, i bending sono pronti e non è troppo severa nell’abuso dell’aria, anche se sprigiona il massimo, come tutte le armoniche, con la migliore impostazione possibile. Il volume è bello presente e non è affatto un’armonica timida.

Per saperne di più sulla Folk Blues, clicca qui sotto.

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Il Comb: l’anima dell’armonica

Il comb è il corpo centrale dell’armonica, sul quale vengono montati reedplate e cover dello strumento. Questi sono costruiti in diversi materiali che possiamo dividere in tre principali gruppi: legni, plastiche, metalli.

Diversi tipi di comb di diverso materiale da: www.riccardogrosso.com

I gruppi di materiali dei comb.

A seconda della qualità di comb montato sull’armonica, questa sarà oggettivamente più o meno reattiva, grazie alla tenuta ermetica tipica del comb di qualità. A parità di gruppo (legni), un comb in legno di pero non avrà mai la rigidità necessaria a formare una reale tenuta ermetica con i reedplate come invece si può trovare sulle controparti di noce o di ebano. Ovviamente stagionati.

Un comb in ABS ha una tenuta piuttosto buona, ma alcuni armonicisti giurano che usare comb di altre plastiche, come la resina di cellulosa delle Suzuki Manji dia loro un miglior senso di suonabilità.

Un comb in alluminio o uno in acciaio sono sicuramente interessanti: specialmente con l’acciaio l’armonica acquista un certo peso. La tenuta dipende molto da come vengono lavorati.

Nel gruppo dei legni troviamo: pero, doussie, ebano, noce, bosso, acero, bambù. Solitamente sono laccati ad uno o più strati con una lacca naturale e quindi che non crea problemi a contatto con la bocca. Possono variare di spessore, cambiando leggermente timbrica e volume all’armonica. È consigliabile non lavarli immergendoli in acqua: potrebbero sempre “gonfiarsi”.

Nel gruppo delle plastiche troviamo: ABS, plexiglass, acrilico, resine con cellulosa, corian. La loro stabilità è garantita nel tempo. Lavabili in acqua senza problemi, la precisione della lavorazione ne determina la qualità.

Per quanto riguarda il gruppo dei metalli: alluminio, acciaio inox, ottone sono i principali metalli usati, anche se esistono comb in titanio (ma visto il costo del materiale e le differenze rispetto all’acciaio solo in termini di peso non giustificano una grossa produzione di questi). Con il metallo entra in gioco, in maniera necessariamente prepotente, la qualità tecnica della realizzazione. Angoli non smussati o raggiati possono essere letali per le nostre labbra.

La Qualità di Lavorazione.

A prescindere dai materiale, la qualità di lavorazione è un fattore determinante. La perfetta profilazione del corpo centrale dell’armonica e la rettifica delle superfici dove poggeranno i reedplate giocano un ruolo determinante.

I fori delle viti devono essere circolari, del giusto diametro e perfettamente passanti, oltre ad essere perfettamente allineati sull’asse del reedplate. Lo stesso vale per i fori delle viti di chiusura delle cover.

La raggiatura dei divisori presenti sul comb, qualora fossero esposti alle labbra come nel caso delle diatoniche, deve essere presente, per essere sicuri che non ci siano spigoli vivi (specialmente, ma non solo, sui comb plastici e metallici).

Le dimensioni delle gole e la loro spaziatura devono essere corrette e maggiore è il numero di viti per il fissaggio dei reedplate migliore sarà la tenuta dell’aria.

A tutto questo va aggiunta la qualità dei materiali, a prescindere dal gruppo di appartenenza. Il comb è quindi una combinazione di doppie qualità: di lavorazione e di materiale.

Differenze Sonore

Esistono delle vere differenze sonore? Questa è una domanda che periodicamente compare nella comunità degli armonicisti e non c’è una risposta unica.

Alcuni dicono che non c’è differenza nel suono finale, altri che percepiscono una differenza importante.

Sicuramente ciò che è vero riguarda la suonabilità: una migliore qualità di comb aiuta ad avere un’armonica performante e reattiva, per quanto riguarda il suono, però, entrano in gioco anche altri fattori.

Prima di tutto il settaggio dell’armonica: specialmente il gap delle ance e la loro qualità. La presenza di aperture a lato delle cover fa percepire il suono in modo diverso: altro fattore importante per un giudizio sul suono.

Quindi un comb migliore rende sicuramente lo strumento “diverso” e regala una suonabilità sensibilmente percettibile, importantissima per chi suona. Il timbro sicuramente può venire enfatizzato su certe risonanze: solitamente si percepisce il metallo con una timbrica più brillante, mentre il legno viene percepito con un tono più scuro e quindi “caldo”. Tuttavia non fa miracoli: è una inflessione di un timbro, il nostro, che esiste già e se non abbiamo un buon timbro di base, il cambio di comb sicuramente non farà miracoli.

Tuttavia, avere un comb di qualità aiuta a suonare meglio.

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Lee Oskar MAJOR DIATONIC – Video Recensione

L’ultimo appuntamento per le recensioni del marchio Lee Oskar è riservato alla MAJOR DIATONIC, armonica in accordatura Richter.

Alta qualità nella costruzione e una risposta pari a quella delle altre accordature alternative (Melody Maker, Harmonic Minor e Natural Minor), questa diatonica a 10 fori fa tenere la testa alta alla linea e alla collaborazione Lee Oskar/Tombo.

Con un comb in ABS, ance in ottone e cover in acciaio, è un’armonica dal suono presente, timbro pieno e un’intonazione perfetta, come dimostra Riccardo Grosso nella video recensione su youtube.

La Lee Oskar Major Diatonic è disponibile in 18 diverse tonalità che spaziano dal LC al HG (Do Basso a Sol Alto) e dei reedplate di ricambio per tutte le tonalità, disponibili nel nostro catalogo.

Per scoprire questa armonica clicca sul pulsante qui sotto:

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Seydel FAVORITE: Video Recensione

seydel favorite

La Seydel FAVORITE è un’armonica eccellente: il comb in alluminio regala suono molto “honk” che ricorda il mordente di una tromba o un sax.

Come dice Riccardo Grosso ad un occhio inesperto potrebbe sembrare una Hohner Meisterklasse, ma siamo su due armoniche totalmente diverse.

Vediamo la video recensione qui sotto:

La combinazione tra il comb in alluminio, le ance in ottone e le cover in acciaio inox di questo strumento donano un suonabilità eccellente. Timbro pieno, scorrevolezza, tenuta e settaggio perfetti ad un prezzo la rendono imbattibile sul mercato a confronto di altri modelli che montano gli stessi materiali.

La disponibilità della scelta nel vasto catalogo di ricambi di questa casa tedesca, anche nel nostro negozio, rende la Favorite customizzabile e, nel caso, facilmente riparabile.

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Seydel SESSION STEEL: Video Recensione

session steel

Continuano le recensioni video delle armoniche Seydel: oggi parliamo della Session Steel, una delle armoniche più popolari della casa tedesca.

Una diatonica a dieci fori che si posiziona sulla fascia di prezzo media, senza compromettere qualità, affidabilità e suono e che fa della versatilità la sua forza. Ance in acciaio, comb in ABS, cover in acciaio, disponibile in dieci diverse accordature e in diversissime tonalità.

Uno strumento davvero interessante e adatto a tutti i livelli e tasche.

La qualità Seydel è evidente anche su questo modello che sa farsi amare e che non teme, sinceramente, confronti.

Numerosi ricambi la rendono altamente personalizzabile e facilmente riparabile, anche se è un’armonica pensata per farci felici e durare nel tempo. Seydel ci ha abituato bene con la serie 1847 (Classic, Silver, Noble e Lightning) e non tradisce neanche con questa armonica.

Per saperne di più sulla Session Steel, clicca qui sotto.

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Seydel 1847 LIGHTNING: Video Recensione

Arriviamo con oggi a concludere la serie 1847 con quella che potrebbe essere definita la Bugatti delle armoniche a bocca: la Seydel 1847 Lightning.

Il parco armoniche Seydel diventa, grazie all’unione con le Classic, Silver e Noble, ampio e capace di soddisfare le diverse esigenze degli armonicisti. Dopo aver usato il legno, la plastica e l’alluminio per i comb, la Seydel si è spinta più in la con la Lightning, installando un comb di acciaio inox lucidato e creando così un’armonica completamente in acciaio.

Oltre alla qualità alle quale Seydel ci ha ormai abituato, qui siamo davanti ad un armonica che nemmeno esteticamente conosce rivali. Appena presa in mano si vede che abbiamo uno strumento solido, esteticamente unico, dalle performance di alto livello. Inoltre è un’armonica con un proprio peso specifico grazie al materiale del comb.

La Seydel 1847 Lightning è uno strumento pressoché perfetto e che gode di un parco ricambi che la rendono riparabile in caso di necessità e ben disposta alle personalizzazioni sostituendo magari il comb o le cover. In tutta sincerità, questa è un’armonica sulla quale non solo non faremmo customizzazioni, ma non vediamo nemmeno il motivo per farne.

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Seydel 1847 NOBLE: Video Recensione

1847 Noble

La Seydel 1847 Noble è un ottimo esempio della qualità degli strumenti alla quale la casa tedesca ci ha abituato, insieme alla quantità di versioni delle proprie linee di armonica diatonica.

Oggi scopriamo proprio questo strumento:

Insieme alla Classic e alla Silver, la Noble si pone in cima alla lista delle armoniche più interessanti sul mercato, dedicata agli esperti e a chi vuole davvero affinare la propria tecnica perché richiede un ottimo controllo della respirazione per esprimersi al meglio.

La Seydel 1847 Noble è disponibile in accordatura Richter (da SOL, G, a Si Bemolle Alto, HBb), Paddy Richter (SOL – G; LA – A; DO – C e RE – D) e Low (da FA Basso Basso – LLF; a FA Diesis Basso – LF#) coprendo una vasta gamma di tonalità e intonazioni.

Cosa distingue la Seydel 1847 NOBLE dalla 1847 CLASSIC e SILVER?

Intanto il comb è in alluminio lavorato a CNC e anodizzato nero. Il CNC è una lavorazione a Controllo Numerico Computerizzato che permette una precisione della lavorazione al millesimo di millimetro senza possibilità di errore. Un comb lavorato a CNC, specialmente se di un materiale come l’alluminio o l’acciaio, presenta una precisione pressoché perfetta e duratura nel tempo. Così come la sua tenuta.

Inoltre le cover sono aperte ai lati: questo piccolo dettaglio fa una differenza enorme nella percezione del suono emesso da parte dell’armonicista. Le due aperture fungono da “cassa spia”, permettendo all’esecutore di sentire meglio la timbrica e il volume del suo suono. Questo permette di a regolare al meglio spinta dell’aria e il risultato timbrico stesso.

Comb e cover sono inoltre adattati per la versione Low della Seydel 1847 Noble. I comb, infatti, sono più spessi del 20% ampliando le camere di risonanza per le frequenze più gravi delle note basse. Per evitare il ronzio dell’ancia “low” che sbatte sulle cover, queste sono state alzate creando più spazio tra reedplate e cover stessa.

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Seydel 1847 CLASSIC: Video Recensione

Inizia da oggi una serie di video recensioni sulle armoniche che trovate ne La Bottega Dell’Armonica.

Abbiamo scelto una “Rolls Royce” delle armoniche e una delle marche più affidabili perché è la più antica fabbrica di armoniche al mondo: la Seydel e la sua 1847 Classic.

Ance in acciaio, cover in acciaio, comb in acero laccato per un suono caldo, potente e caratteristico.

La Seydel 1847 Classic è la scelta di grandissimi armonicisti come Charlie Musselwhite o James Cotton per affidabilità e durata nel tempo. Uno strumento di facile customizzazione grazie ai numerosi ricambi offerti da Seydel e che trovate in catalogo pronti per essere acquistati.

Inoltre la Seydel 1847 Classic è disponibile in ben tre tipi di accordatura diversi: Richter, Paddy Richter e Wilde Rock.

E se volete regalarvi l’armonica, potete farlo cliccando qui sotto.

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Arriva l’Estate…e le T-Shirt

Con l’arrivo dell’estate e, sembra, con la fine del Covid c’è bisogno di musica. Di musica vera, bella, sudata e suonata.

Per affrontare questa stagione abbiamo pensato di mettere l’armonica addosso, insomma di vestirla con un sorriso e con stile. Collaborando con un artista sardo, La Bottega Dell’Armonica ha realizzato delle t-shirt in cotone per Uomo, Donna e Bambino.

Le illustrazioni sono a cura di Danilo Murtas, artista che puoi conoscere cliccando qui. Famoso per le sue illustrazioni, ha deciso di abbracciare l’idea di avere l’armonica e gli armonicisti come protagonisti su un supporto che risulta inusuale: il puro cotone delle nostre magliette.

Abbiamo quindi pensato a dei temi, a chi le potesse indossare e ad uno stile che fosse tutto Made in Italy per realizzare qualcosa che sia personalizzato e unico, qualcosa che sia la tua t-shirt.

Le troverai in diversi stili e modelli sulla pagina bottegaarmonica.com/prodotti/accessori/t-shirt/ e all’interno di ogni illustrazione potrai selezionare chi le indossa, che colore preferisce e quale taglia porta.

Insomma: bello, facile, veloce e durevole nel tempo.

Per praticità abbiamo anche inserito le tabelle con le misure specifiche, in modo da poter perfezionare la scelta con la taglia che saprai calzarti a pennello. Speriamo che ti piacciano.

Qui sotto puoi vedere una piccola anteprima delle t-shirt con prezzi e stili.