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Arkia: informazione di servizio

Arkia – marchio di armoniche francese che sta diventando tra i più apprezzati tra gli armonicisti di tutto il mondo – ci comunica che ha dovuto sospendere la produzione delle Arkia Origin.

Questa è una situazione temporanea, tuttavia vi invitiamo ad orientarvi sulle meravigliose Arkia Signature, il top della gamma. Anche il modello signature è disponibile con due tipi di materiale per i comb e tre diverse accordature, il settaggio e la componentistica non conoscono eguali e siamo sereni nel suggerirvi questo modello.

Il comunicato di Arkia, tradotto, è il seguente:

Stiamo ricevendo un enorme numero di ordini sia per la ARKIA Origin che per la ARKIA Signature.
Nel caso della ARKIA Signature, il processo di produzione ci permette di raccogliere gli ordini e realizzare gli strumenti.
Per la ARKIA Origin, non è purtroppo il caso. Abbiamo dovuto prendere una decisione unica, davanti a tre opzioni:

  • abbassare la qualità di produzione
  • alzare i prezzi
  • fermare l’accettazione degli ordini momentaneamente

    Abbiamo scelto la terza opzione e ci scusiamo per gli inconvenienti che ciò può causare.
    La ARKIA Signature è più facile da produrre ed è possibile ancora ordinare (con consegna di almeno otto giorni).
    Nel frattempo stiamo lavorando ad una modifica del processo di produzione della ARKIA Origin, in modo da poter ricevere quantitativi di ordine più grandi nel futuro.
    Tutto questo è ovviamente molto incoraggiante per noi e vorremmo cogliere questa opportunità per ringraziarvi per la vostra fiducia ed entusiasmo!
    Il team ARKIA

Rimane inteso che siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione o domanda.

Nel frattempo vi rimandiamo alla video-recensione dell’ARKIA Signature:

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VHT Special 6 – Video Recensione

vht special 6

Vi sono mancate le video recensioni della bottega? Ecco qui un nuovo video dove, dopo numerose richieste, abbiamo provato per voi il VHT Special 6, un amplificatore per armonica che ha fatto parlare di sé in maniera piuttosto diffusa tra gli armonicisti di mezzo mondo.

Il motivo è presto detto: si tratta, infatti, di un amplificatore da pochi watt (sei!) che ha un volume incredibile e fa della semplicità il suo punto forte.

Due sole manopole: volume e tono. Due sole valvole: una pre 12AX7 e una finale 6V6.

E una versatilità molto interessante: due ingressi (alta e bassa impedenza), due opzioni per l’uscita (bassa e alta, quindi saturando a volume più basso o più alto) e un controllo volume che, se tirato verso l’alto, aumenta ulteriormente il volume di questo piccolo grande amplificatore.

Una nota aggiuntiva è che il VHT Special 6 è uno degli amplificatori più facili da customizzare che sia in commercio, anche se già come vi arriva a casa è pronto per essere suonato dal vivo immediatamente.

Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, è un amplificatore che mangia i microfoni: provato con uno Shure SM57 e con un prototipo di bullet che La Bottega Dell’Armonica sta realizzando (e che sarà disponibile nel 2024), l’amplificatore è riuscito a stupirci nella timbrica, nel volume e nella facilità d’uso.

Non ci credete? Date un occhiata al video:

Il VHT Special 6 arriva in due versioni, il combo e il combo ultra. Per vedere le differenze, basta cliccare su una delle due versioni qui sotto:

Ad un prezzo così basso non c’è alternativa sul mercato per un ampli valvolare che sappia regalare queste soddisfazioni.

Per informazioni, basta, come al solito CONTATTARCI

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Summer Edition: una promo imperdibile

Da Lunedì 15 Maggio e fino al 31 Maggio 2023 La Bottega Dell’Armonica ha pensato ad un’offerta unica.

La Seydel Summer Edition 2023 ti verrà spedita gratis.

Ma l’offerta non si ferma qui.

In collaborazione con Riccardo Grosso – uno degli insegnanti di armonica diatonica più apprezzati d’Italia e che vanta studenti anche dall’estero (inclusi USA, Belgio, Olanda, Grecia, Spagna ed Inghilterra) – potrai partecipare al Beacharmonica (dal 28 al 30 Luglio 2023 inclusi) ricevendo uno sconto del 50% del valore del tuo acquisto di Summer Edition sull’iscrizione alla masterclass.

Se acquisti una Summer Edition a € 49,50, la metà del suo valore (24,75) ti verrà scontata dall’iscrizione: riceverai infatti un codice sconto da usare quando prenoti la tua iscrizione. Inoltre questo valore è accumulabile fino al costo totale dei tre giorni di masterclass!

Acquistando quindi le armoniche Seydel Summer Edition potresti partecipare GRATIS al Beacharmonica.

Il codice sconto ti verrà inviato al termine dell’ordine, una volta calcolato il valore del tuo acquisto e potrai usarlo direttamente al momento della prenotazione.

Approfitta ora: l’offerta è valida solo dal 15 al 31 Maggio 2023.

La Bottega Dell’Armonica: esperienza di armonicisti a servizio degli armonicisti.

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Il nostro controllo sui Marchi

Made In Germany

I marchi pretendono il giusto rispetto. Noi siamo i primi a voler bene ai grandi marchi che ci hanno accompagnato da sempre nel mondo dell’armonica.

Tuttavia il nostro motto “da armonicisti per armonicisti” non è solo un motto. Dopo le perplessità sollevate sui marchi e sulla loro qualità e provenienza dei materiali usati sui loro strumenti prodotti, abbiamo voluto approfondire e capire quanto ci fosse di vero.

Non ci siamo addentrati troppo nel mondo delle armoniche e dei terzisti produttori di armoniche per capire da Oriente è possibile ordinare il clone di armoniche di diverso tipo incluse famose marche tedesche. Quindi, la domanda è come possano dei produttori terzisti o alcuni marchi cinesi fornire lo stesso identico strumento, con un nome leggermente differente? Forniscono la stessa qualità del marchio Made in Germany?

Attenzione: il marchio Made in Germany è effettivamente diverso, in termini di sensazione di robustezza e di qualità media finale, ma non così tanto da avere due strumenti su fasce di prezzo così diverse come tra quella dal fornitore terzista e dall’acquisto diretto in fabbrica “Germany”.

La perplessità sale anche quando si trovano accessori “made in Germany”, come le valigette, ad un prezzo che è un terzo circa di quello applicato al cliente finale: una valigetta è molto meno complessa da costruire di un’armonica.

Made in Germany: capire meglio la qualità degli strumenti

Per fugare ogni dubbio, allora, siamo andati a ricercare la tutela del marchio “made in Germany” e delle legge dedicate a questo, sicuri che su un marchio così forte ci siano regole fondamentali.

In realtà siamo rimasti ancor più basiti: la marchiatura “made in Germany” può essere usata a scelta del produttore e non impone vere e proprie regole. Diventa quindi difficile capire quanto del “made in Germany” sia prodotto davvero in Germania e quanto, invece, sia di provenienza estera (di solito Cinese) e marchiato così solo dall’azienda tedesca che poi rivende il lavorato. A differenza del “made in Italy” che diventa sinonimo di un certo tipo di regolamentazione di un certo tipo di qualità, il “made in Germany” sembra essere di manica molto più larga.

Quanto di un prodotto sia stato effettivamente fabbricato in Germania può quindi variare. Anche se singole parti o interi gruppi di un prodotto provengono dall’estero, possono essere etichettati come ‘Made in Germany’, a condizione che il ‘processo di fabbricazione decisivo’ che crea le proprietà particolarmente apprezzate del prodotto sia il risultato del lavoro tedesco svolto in Germania (quale questo sia, sembra essere opinabile). Le decisioni sull’illegalità di una designazione ‘Made in Germany’ vengono normalmente prese caso per caso, di solito quando i consumatori presentano reclami. Quando si tratta di decidere se la designazione sia ‘fuorviante’ o ‘non fuorviante’, generalmente dipende dalla percezione dell’acquirente e dalla conoscenza esistente che si può presumere. Ad esempio, i consumatori dovrebbero essere consapevoli del fatto che, a causa della crescente globalizzazione, molte aziende stanno esternalizzando alcune fasi della produzione all’estero.

Fiducia del cliente.

In pratica il “Made in Germany” è sulla fiducia e aziende come Seydel, ad esempio, mantengono i valori di questo marchio: tutta la produzione avviene in Germania con materiale tedesco su tutta la linea di armoniche, dalle entry-level alle top-gamma: questo garantisce una qualità di produzione eccellente e con un ottimo rapporto qualità prezzo e manutenzione/customizzazione. Inoltre vanno lodati quelli della Seydel che forniscono tutti i ricambi per le loro armoniche.

E non c’è nemmeno niente di male nel prodotto che arriva dall’Asia. Siamo noi per primi quelli che credono in marchi giapponesi come Tombo/Lee Oskar, Suzuki e nei sudcoreani Dabell. Oltre a capire come fornirvi magari Easttop e Kong Sheng, marchi ormai sulla bocca di tutti e tutti made in China. Quello che però deve essere sempre mantenuta e mai tradita è, secondo noi, la fiducia data dalla lealtà e trasparenza verso i fruitori dello strumento-armonica: noi armonicisti.

È vero che un’armonica la si giudica dalla qualità, si giudica dal prezzo e dalla sua durata. È anche vero che tutti coloro che acquistano hanno diritto di sapere a chi, effettivamente, vanno i soldi. Inoltre è importante sapere quali siano le condizioni alle quali questi materiali e prodotti vengono forniti. Sono strumenti che vanno in bocca e l’igiene è fondamentale, inoltre i fattori economici e di condizioni lavorative, ed umane non sono da dimenticare . Secondo il nostro piccolo approccio etico alla vita sono aspetti da non sottovalutare.

E di fronte a tutto ciò dobbiamo fare delle scelte, a volte, purtroppo, anche scomode di fronte all’evidenza.

CI vediamo in Bottega.

Per approfondimenti:

https://www.deutschland.de/en/topic/business/made-in-germany-where-it-comes-from-and-what-it-means#:~:text=What%20are%20the,come%20from%20Germany

https://www.uvex-safety.com/blog/made-in-germany-what-does-the-designation-of-origin-represent/

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Pasqua Seydel: ordina ora, ricevi a Pasqua. Spedizione GRATIS!

Una promozione pensata per farti provare armoniche di qualità superiore senza spendere un euro in più.

Questa è la Promozione Pasqua Seydel: SPEDIZIONE GRATIS su tutta la serie 1847 fino al 31 Marzo 2023.

Vogliamo farti conoscere il marchio più antico di armoniche al mondo: Seydel!

Il marchio tedesco si è subito distinto con le sue armoniche dalle ance in acciaio inox, dalla qualità unica per armoniche prodotte in serie e per la possibilità di una personalizzazione praticamente totale, oltre al fatto di essere stati i primi a rendere disponibili agli armonicisti delle armoniche accordate oltre il Low F e il High G insieme ad una selezione di accordature che hanno insegnato agli altri come si fa.

Noi a La Bottega Dell’Armonica vogliamo che tu, collega armonicista, possa provare quanti più marchi e modelli possibili per trovare l’armonica che fa per te e appena vediamo l’occasione cerchiamo di realizzare promozioni che siano succulente e ti possano avvicinare al mondo dell’armonica in modo più completo possibile.

Tutti coloro che ordinano da oggi – 21 Marzo 2023 – ed entro il 31 Marzo 2023 ricevereranno le armoniche Seydel serie 1847 (Classic, Silver, Noble, Lightning, Noble Low Edition, Classic Low Edition) in spedizione gratuita!!!

Hai pochi giorni per approfittare di questa offerta che vale fino ad esaurimento scorte di magazzino!

La promozione vale dal 21.03.23 al 31.03.23.

Le spedizioni degli ordini avverranno dal 1 al 5 Aprile insieme ad un omaggio. L’omaggio dipende dalla disponibilità e sarà abbinato alle spedizioni fino ad esaurimento scorte.

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2023: una nuova partnership con DHL

DHL

Siamo felici di annunciare una nuova partnership con DHL che inizia ufficialmente con il 2023.

Ci teniamo a farti avere i tuoi strumenti in tempo, a fare in modo che tu possa tenere sotto controllo le tue spedizioni e che non ci siano sorprese in termini di date di consegna. Per questo, dopo mesi e mesi di attenti test, abbiamo selezionato il migliore: DHL.

Con DHL siamo sicuri di poter soddisfare ogni ordine, ogni logistica e ogni richiesta in tempo, con precisione e con assoluta efficacia.

Questo perché la nostra partnership ci permette di avere con te, nostro collega e cliente, una comunicazione efficace via email su ciò che sta succedendo ai tuoi acquisti!

Ricevi una mail quando il pacco viene ritirato e spedito: questo significa sapere quando arriverà.

Ricevi un promemoria quando il pacco sta per arrivare: questo significa organizzarsi per riceverlo in maniera comoda e senza soprese.

La spedizione viene trattata con rispetto e la data di consegna è precisa.

Oltre a tutto ciò, accedendo alla tua area cliente puoi monitorare il tracciamento del tuo ordine cliccandoci direttamente sopra. Non dovrai visitare altri siti inserendo codici di spedizione o altro: basta un click.

Insomma, un bell’inizio del 2023 grazie alla partnership “La Bottega Dell’Armonica e DHL”, no?

Ci vediamo in bottega.

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La Selezione di Prodotti della Bottega

La selezione dei prodotti che trovi nel catalogo de La Bottega Dell’Armonica non è casuale: ci impegniamo, infatti, a selezionare strumenti, parti e accessori che noi stessi utilizziamo, utilizzeremmo o abbiamo utilizzato nei 25 e più anni di esperienza, singolarmente, che mettiamo a tua disposizione.

“Ogni scarrafone è bell’a mamma soja” diceva il grande Pino Daniele e questo si applica a ogni settore della vita, compresi gli strumenti musicali e, a volte, anche gli stessi marchi cadono in questo insidioso tranello.

Vediamo modelli nuovi e già datati essere proposti come novità, innovazione, strumento ideale o definitivo.

Noi ci prendiamo la responsabilità di trovarli, anche da canali indipendenti, testarli e valutarne l’oggettiva validità. Solo a quel punto, sicuri di ciò che abbiamo provato a fondo, decidiamo se valga la pena proporti o meno uno specifico prodotto. A prescindere da ciò che marchi o distributori o endorser dichiarano.

“Facile come suonare un Blues!”

Apparso tra le descrizioni delle armoniche in un post di vendita

Tutto questo perché siamo passati anche noi, per primi, attraverso le parole seducenti dei vari marchi e di conseguenza dei rivenditori che, in buona fede e a causa della loro inesperienza nel mondo dell’armonica, ripetevano ciò che distributori a loro volta suggerivano.

Infatti nel catalogo de La Bottega Dell’Armonica trovi solamente prodotti testati da armonicisti e che abbiano un corretto rapporto qualità prezzo. Sui prodotti più specifici o “delicati”, preferiamo che ci contatti per fornirti l’assistenza più specifica possibile.

Video Recensioni

Con il tempo stiamo costruendo un catalogo di videorecensioni sempre più ampio che si pone di evidenziare i pregi di ciascuna armonica e indicarne i difetti solo se davvero gravi o limitanti nella vita dell’armonicista, evitando ogni bias personale. Questo per darti un servizio specifico e costante che ti possa aiutare nella scelta di ciò che selezioniamo per te.

La nostra idea e il nostro progetto sono quelli di avere una playlist per ogni categoria dove parliamo delle armoniche, degli accessori, di amplificatori, microfoni ed effetti. Per fornirti una forma di consulenza video per aiutarti nel trovare la tua armonica, il tuo suono.

Le videorecensioni già fatte le trovi qui

Prezzi e Trasparenza

Facciamo di tutto per mantenere i prezzi più bassi possibile, tuttavia ci sono diversi fattori che non sempre rendono facile il compito. Specialmente in questo periodo storico.

Preferiamo dire le cose come stanno, pensare ad offerte specifiche, creare qualcosa di unico. Cerchiamo di essere trasparenti e di offrire il meglio al miglior prezzo, ci pensiamo sempre perché siamo armonicisti anche noi e capiamo cosa voglia dire muoversi nel mondo dell’armonica.

Facciamo di tutto per fornirti la massima assistenza, anche nel caso di problemi.

Scelta

Un’altra delle cose che ci sta a cuore è darti la più ampia scelta e varietà possibile, senza compromettere la disponibilità più immediata possibile dei prodotti e la loro qualità.

Un esempio pratico e recente è stato l’aumento del catalogo delle valvole, in un periodo dove trovare prodotti di questo tipo, a causa della crisi Ucraina e dei colpi di coda del Covid, diventa sempre più difficile.

Oltre a questo, siamo sempre alla ricerca di prodotti particolari ed interessanti. Un esempio? Le francesi Arkia e Yonberg

Fai un giro in bottega e per qualsiasi esigenza contattaci a bancone@bottegaarmonica.com

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Giovendorser presenta: Christelle Berthon (Dabell)

christelle berthon

Christelle Berthon ha iniziato a suonare all’età di 4 anni nella sua città natale di Chateauroux, nel centro della Francia. Suonare il suo registratore insieme a qualsiasi cosa alla radio, comprese le canzoni pop, ha posto le basi per il suo repertorio eclettico, che ora include di tutto, dai concerti di Bach al blues casalingo.

Dopo aver suonato per la prima volta con il famoso gruppo folk francese Malicorne, all’età di 14 anni Christelle ha iniziato sei anni di studi di oboe classico, superando gli esami per le scuole nazionali di Parigi e Lione. All’età di 24 anni, completamente per caso, comprò la sua prima armonica e scoprì che era un gradito diversivo dopo quattro duri anni di studi sull’oboe. Quasi subito si è innamorata di questo strumento.
Un giorno decisivo in Irlanda, una signora le offrì un’armonica diatonica, sapendo che Christelle era stata una musicista.

Fino ad allora, la vita aveva obbligato Christelle a smettere di suonare per dodici anni. Tornata in Francia, Christelle si è impegnata a essere la musicista che doveva essere, esercitandosi fino a otto ore al giorno.

Per condividere il suo lavoro con le persone, ha aperto il suo ormai famoso canale YouTube e finora ha raccolto oltre 50mila iscritti e 24 milioni di visualizzazioni. È stata protagonista della SPAH Convention e ha vinto il secondo posto al World Harmonica Championship 2009.

Fin dall’inizio, è riuscita a coprire un’ampia gamma di generi, blues, celtico e jazz grazie all’uso dell’overbending che permette di suonare l’intera scala cromatica su un’armonica diatonica.

Jerry Portnoy: “Il modo di suonare di Christelle Berthon è superbo sotto ogni aspetto: musicalità meravigliosa, maestria tecnica, ma soprattutto un suono bellissimo che trasmette sentimento ed emozione”.

Christelle Berthon: alcune domande sull’armonica e sull’artista

1.Cosa ti ha spinto a prendere in mano un’armonica come strumento e quali sono le tue principali influenze musicali?

All’epoca suonavo e studiavo oboe e volevo provare qualcos’altro. Conoscevo solo due tipi di musica: musica folk/celtica e classica. Sono sempre stata attratta da altri tipi di musica, quindi l’armonica sembrava essere lo strumento adatto: economica e abbastanza lontana dall’oboe su cui stavo lavorando . Ho ascoltato armonicisti del passato e mi sono innamorata di Sonny Boy Williamson II (Rice Miller). Da allora mi sono appassionata.

2. Conosci la teoria musicale? Se sì, perché pensi che sia importante per un armonicista? Se no, perché pensi che un armonicista possa farne a meno?

Sì, suonavo l’oboe classico e la conosco, ma per il blues non penso che sia rilevante usare l’intera teoria musicale. Non fraintendermi, è sempre un’ottima idea sapere di cosa si sta parlando. Come musicista dovresti capire e applicare le nozioni come sapere cos’è una scala, un tono e un semitono, cos’è il ritmo, l’indicazione del tempo, cambi di accordi. Tuttavia il blues e la musica country fanno principalmente parte della tradizione orale. Per qualsiasi altro tipo di musica (Beatles, musica pop, jazz ecc..) penso che se non capisci la teoria musicale tu sia un musicista morto.

3. Che tipo di attrezzatura usi per riprodurre e registrare i tuoi video di YouTube? Sembra che di tanto in tanto sia piuttosto diversa, quindi qual è la tua configurazione preferita?

La mia attrezzatura è sempre la stessa: un Mac mini, un’interfaccia audio Focusrite Scarlett 4/2 e uno splendido microfono Ehrlund M1, poi lavoro con alcuni plug-in in Logic Audio. Per il suono elettrificato ora uso un “bullettini” e utilizzo diversi plug-in.

4. Non sembra che tu sia in giro ad esibirti sui palchi, usando invece la tua casa come palcoscenico per il mondo. Per una armonicista con le tue abilità esibirsi in tournée sembra essere il passo naturale da compiere. C’è un motivo particolare per cui ti piace di più questo approccio?

Sì, non suono molto dal vivo e me ne pento molto, voglio dire a volte vengo assunto per fare concerti, ma suono sempre da sola sulle basi (sarò in Italia l’anno prossimo, nel 2023), ma è un ferita che non si rimargina mai. Il motivo principale è che sono pessima nei rapporti umani, non so come entrare in contatto con altre persone, non ho alcuna abilità sociale a causa del mio autismo. Essere un musicista in tournée significa avere il 70% di abilità sociali e il 30% di abilità musicali e, poiché mi manca il primo componente, è facile capire perché non sono riuscita a guadagnarmi da vivere suonando.

5. Ora sei endorser delle armoniche Dabell. Quali sono i motivi che ti hanno fatto diventare loro testimonial? Perché pensi che sia un marchio migliore di altri?

Le armoniche Dabell sono ottimi strumenti e, dopo il crollo delle armoniche Dannecker delle quali ero endorser, Benny Yoon mi ha proposto di diventare loro endorser. Dopo averne provata una ho trovato le 2 cose che cerco in un’armonica: essere intonata e la tenuta d’aria . Poi le modifico per ottenere gli overbending.

6. Pensi che l’armonica sia abbastanza popolare nel mondo? In caso negativo, come pensi che dovrebbe fare la comunità dell’armonica per aumentare la popolarità dell’armonica?

Non sono una che si adopera per la diffusione di questo strumento: se sei abbastanza consapevole e consapevole del mondo della musica, risulta chiaro che sotto molti aspetti il ​​mestiere di musicista è diminuito molto dagli anni ’90. La batteria è stata sostituita da software, lo stesso per gli archi, negli anni ’80 diventare un successo mondiale significava avere 40 milioni di copie vendute, ora quando un artista vende 2 milioni di copie è già qualcosa di eccezionale. Il business della musica è stato ucciso da piattaforme come Spotify e simili, quindi la musica sull’armonica non interessa a nessuno, è un tipo di musica di nicchia e i giovani sono, di solito, attratti da qualcosa di più mainstream.

7. Pensi di pubblicare un album in studio in futuro?

Ne ho uno che si chiama “Breathe To Me”. Non ne vado fiera soprattutto perché l’etichetta mi ha fregato e non ho avuto abbastanza tempo per registrarlo come si deve. È stato un vero trauma sapere che tutti i soldi siano andati a quei ladri.

8. Suoni altri strumenti insieme all’armonica?

Sì dall’età di 3 anni suonavo il flauto dolce, poi suonavo l’oboe, ora mi diletto con il sassofono contralto.

9. Qual è la domanda che hai sempre voluto farti, come armonicista, ma nessuno l’ha fatto?

La domanda sarebbe “Perché sei così triste quando suoni?”

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Impedenza: facciamo chiarezza

L’impedenza è uno dei primissimi fattori che un armonicista guarda in un microfono, ma siamo sicuri che sia davvero capita? In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza. Senza giri di parole, senza misteri. Per farti acquistare in sicurezza.

Per definizione, l’impedenza è “resistenza a un segnale di corrente alternata”. Nel nostro caso è il segnale del microfono che usiamo che altro non è che un’immagine elettrica del nostro suono. In realtà, tutto ciò che conta è la “potenza”, tuttavia possiamo avere la stessa “potenza” con bassa tensione (Volt) e tanta intensità di corrente (Ampere) o con alta tensione e bassa intensità di corrente. L’impedenza, essendo a tutti gli effetti una resistenza, si misura in Ohm (simbolo Ω).

Nella pratica dobbiamo avere un carico di segnale con il quale nutrire l’amplificatore che sia quello che il nostro amplificatore si aspetta, in modo da far funzionare al massimo delle possibilità entrambi.

Un esempio pratico è quando colleghiamo un microfono con elemento ceramico o cristallo che di norma ha un’uscita a 5MΩ (5 Mega Ohm) ad un amplificatore per chitarra che, di solito, si aspetta un’impedenza di 50KΩ (0,05 Mega Ohm). Il risultato è un suono sottile, senza bassi. Insomma senza tono. Questo perché le due impedenze non sono lontanamente corrispondenti.

Nel mondo dei microfoni abbiamo principalmente due gruppi: quelli a bassa impedenza e quelli ad alta impedenza. I primi sono i microfoni che usiamo normalmente per cantare (e di tecnologia più recente), vengono collegati all’impianto voce e permettono di essere collegati a cavi molto lunghi senza perdita di segnale o ronzii.

I microfoni ad alta impedenza, invece, sono microfoni che normalmente hanno un’uscita con connettore Switchcraft (dove inserire un cavo da chitarra e poi collegarlo all’ampli) oppure direttamente con un cavo che finisce con un connettore chiamato “jack” (che misura 1/4 di pollice) che viene collegato direttamente all’amplificatore.

I microfoni “bullet” o a “fanale di bicicletta” più popolari e diffusi sono ad alta impedenza.

Quindi basta solo un’alta impedenza per il suono che voglio?

La risposta è dipende.

Esistono, come abbiamo visto microfoni ad alta e bassa impedenza. Ma esistono anche microfoni a doppia impedenza (il 545 della Shure ne è un esempio: c’è un selettore interno che permette di cambiare l’impedenza di uscita) e microfoni a media impedenza. Un microfono ad alta impedenza (come spesso si vede su Ebay, nelle foto dei vari venditori) non significa che quello specifico microfono suonerà bene. Significa solo che ha un segnale di uscita alto. Ma non ci darà caratteristiche sonore del microfono che, ipoteticamente, potrebbe non avere quel mordente che cerchiamo o quei bassi che vorremmo.

Per collocare le impedenze, diciamo che a grandi linee tutto ciò che sta intorno ai 1000 Ω è alta impedenza, 50-100 Ω è bassa impedenza e ciò che sta nel mezzo è media impedenza.

Alta impedenza non significa necessariamente un microfono che va bene ovunque: se usiamo un microfono ad alta impedenza su un amplificatore piccolino (magari un 5 Watt), questo distorcerà immediatamente, prima di portarlo ad un volume apprezzabile.

Come mai?

Qui entra in gioco l’headroom.

L’headroom è un termine che si usa spesso quando si parla di amplificatori, ma è stato preso dal mondo delle automobili: è lo spazio che c’è tra la testa del guidatore e il cielo dell’automobile. Negli amplificatori è il volume fino al quale l’ampli suona pulito e oltre il quale inizia a “crunchare” o, se preferiamo, a saturare o distorcere.

Maggiore è l’headroom più alto sarà il volume che l’amplificatore sparerà prima di raggiungere il suono saturo che normalmente cerchiamo. Ampli con wattaggio più grande hanno maggiore headroom, ampli con wattaggio più piccolo hanno minore headroom.

Da qui capiamo immediatamente come ampli e microfono (o headroom e impedenza) lavorino in maniera simbiotica e che non ci sia una sola risposta per tutte le esigenze.

Il suggerimento che ci sentiamo di darti è quello di acquistare prima il microfono che soddisfa le tue esigenze e poi andare a caccia dell’amplificatore che faccia al caso tuo. Spenderai meno e potrai portare con te il microfono se vorrai testare degli amplificatori.


Ma se il mio microfono non ha l’impedenza giusta per quell’amplificatore?

La soluzione è ad oggi molto semplice. Si acquista un convertitore di impedenza.

Nel caso ci serva trasformare un microfono a bassa impedenza in uno in alta, basta acquistare uno spinotto come questo qui sotto: prevedere di essere collegato tra il cavo XLR (o canon) del tuo mic e l’amplificatore.

Nel caso dovessimo, invece, collegare un’alta impedenza ad un ingresso a bassa impedenza, dovremo usare una D.I. Box.

Ultime considerazioni

  1. I microfoni e gli amplificatori funzionano meglio con determinati livelli di carico o di drive, rispettivamente. Per questo è importante “abbinare” l’impedenza del microfono all’impedenza del dispositivo a cui è collegato: un amplificatore, un pedale, un trasmettitore wireless…
  2. I trasformatori di impedenza sono dispositivi semplici che possono “abbinare” un microfono a bassa impedenza ad un carico ad alta impedenza, o viceversa. A causa dei sessi dei connettori coinvolti, i dispositivi che collegare microfoni a bassa impedenza ad alta gli ingressi di impedenza sono generalmente indicati come Trasformatori di Impedenza, mentre dispositivi che collegano microfoni ad alta impedenza ad ingressi a bassa impedenza sono indicati come “D.I Box (D.I. sta per Direct Input “Ingresso diretto”)”.
  3. I sistemi a bassa impedenza sono arrivati ​​più tardi di quelli ad alta impedenza e sono stati sviluppati per poter usare cavi molto più lunghi e respingono meglio il rumore (come il ronzio) che è tipico di un cavo.
  4. Non vi è alcuna differenza nel tono e nella resistenza al feedback tra microfoni ad alta o bassa impedenza.
  5. I microfoni a bassa impedenza sono quasi sempre cablati con connettori “XLR” come standard mondiale del settore.
  6. Per i dispositivi ad alta impedenza vengono utilizzati diversi tipi di connettori, incluso l’XLR, tuttavia, quando si utilizza XLR, il cablaggio del cavo è diverso da quelli in bassa impedenza. Mescolare cavi e microfoni a bassa e alta impedenza solo perché possono essere collegati insieme può portare a scarse prestazioni.
  7. Non c’è niente di sbagliato nel collegare un microfono ad alta impedenza con un connettore XLR a un carico ad alta impedenza (come un amplificatore) con un cavo che ha XLR a un’estremità e jack all’altra. C’è qualcosa di sbagliato, tuttavia, nell’usare lo stesso cavo per collegare un microfono a bassa impedenza all’amplificatore. Innanzitutto, c’è una mancata corrispondenza di impedenza e nessuno dei due funzioneranno come potrebbero.

Speriamo di averti chiarito ogni dubbio e, come sempre, siamo a tua disposizione. Basta contattarci

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Giovendorser presenta: Charlie Musselwhite (Seydel)

charlie musselwhite

ll viaggio di Charlie Musselwhite attraverso il blues si snoda dalla nascita nel Mississippi a Memphis, Chicago e la California. Trasferitosi a Chicago all’inizio degli anni Sessanta, arriva giusto in tempo per l’epocale revival del Blues. Nel 1966, all’età di 22 anni, incide la pietra miliare “Stand Back! Here Comes Charlie Musselwhite’s Southside Band” che riceve subito recensioni entusiastiche.

Nel 1967 si sposta a San Francisco, dove le radio undeground trasmettono il suo album. Accolto nella scena della controcultura locata intorno a Fillmore West dove viene considerato un autentico interprete del vero blues.

Cinquant’anni di tournée, concerti e registrazioni senza sosta hanno dato grandi frutti a Musselwhite, prova vivente che la grande musica migliora con l’età. Questo artista si è fatto le ossa a fianco di Muddy Waters, Howlin Wolf e agli del South Side di Chicago nei primi anni Sessanta ed è ancora tra noi per mantenere vivo quel cordone ombelicale che lega la tradizione con il contemporaneo.

Più di 20 album dopo, Charlie è al top della sua carriera. È un venerato veterano del blues che non ha intenzione di appendere l’armonica al chiodo. Il suo spessore come strumentista e cantante non ha eguali e non accenna a diminuire.

Da molti anni Charlie collabora con i migliori artisti del mondo, tra cui Ben Harper, Cyndi Lauper, Eddie Vedder, Tom Waits, Bonnie Raitt, The Blind Boys of Alabama, Gov’t Mule, INXS, Mickey Hart e i giapponesi Kodo Drummers, George Thorogood, Eliades Ochoa, Cat Stevens e l’amico personale e testimone di nozze John Lee Hooker.

Charlie Musselwhite, più di ogni altro armonicista della sua generazione, può a buon diritto rivendicare di essere erede dei molti dei grandi armonicisti che lo hanno preceduto con la sua musica “scura come il fango del Mississippi ed edificante come il cielo blu della California”.

In un’epoca in cui il termine “leggendario” viene applicato alle pop star , questo armonicista Blues, cantante, cantautore e chitarrista deve essere onorato come leggenda della musica americana.

Charlie usa le Seydel 1847 Classic.

Per saperne di più puoi visitare il suo sito ufficiale www.charliemusselwhite.com e goderti questa intervista di Riccardo Grosso proprio a Musselwhite: clicca qui